“Inquinanti ambientali e alimentazione nella Terra dei Fuochi”. Questo l’argomento dell’audizione che si è tenuta stamane, nell’aula della Terza Commissione Speciale (Terra dei fuochi, bonifiche ed ecomafie) del Consiglio regionale della Campania, presieduta da Gianpiero Zinzi, e che ha visto protagonista, tra gli altri, anche l’Ordine Nazionale dei Biologi. Nella sede dell’ente campano, c’era infatti la consigliera nazionale Claudia Dello Iacovo, delegata alla formazione per l’ONB. Con lei, l’avv. Stefano Sorvino, commissario straordinario dell’Arpac, la prof.ssa Stefania Papa, ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche e Farmaceutiche, della Seconda Università di Napoli e il dottor Andrea Del Buono, medico e ricercatore scientifico.
Nel suo intervento, la dott.ssa Dello Iacovo ha rimarcato l’importanza di poter fare affidamento su una “corretta attività di formazione dei Biologi, che poi è quella messa in campo dall’Ordine che non a caso, solo in Campania, può annoverare tra i propri iscritti circa 5.000 nutrizionisti”. “Ad oggi – ha proseguito la consigliera – tutti i nutrizionisti possono suggerire programmi alimentari ai pazienti oncologici ma, ahimè non tutti hanno le competenze specifiche per poterlo fare”. Da qui, ha rilanciato la rappresentante dei Biologi “la necessità di poterli opportunamente formare”. A quel punto, “i biologi potrebbero essere inseriti in equipe multidisciplinari come ad esempio già accade al Pascale ed in altri ospedali campani ove i nostri colleghi operano in team e si occupano di nutrizione clinica”. Per la consigliera dell’Ordine, “mentre ai medici tocca stilare diagnosi e terapie, i nutrizionisti possono indicare al paziente i prodotti da preferire e come preparare le loro pietanze”.
“I biologi – ha aggiunto la Dello Iacovo – possono, inoltre, interagire con le mense ospedaliere per la preparazione di menù adeguati a quelle che sono le esigenze nutrizionali del paziente, considerando che una adeguata nutrizione potrebbe consentire ai degenti anche di poter ridurre gli effetti tossici della chemioterapia cui eventualmente sono sottoposti”.
Al termine dell’audizione è stata concordata la formazione di un gruppo di lavoro che si confronterà sul tema legato all’alimentazione in Terra dei Fuochi. Ne faranno parte rappresentanti dell’Ordine nazionale dei biologi, dell’Università Vanvitelli, di Legambiente e di Arpac, ma sarà anche aperto al contributo di professionisti e ricercatori del settore.
“Quando si parla di Terra dei Fuochi – ha spiegato il presidente Zinzi – l’informazione e l’approfondimento sono aspetti fondamentali. La discussione in Commissione si è ampliata fino a ricomprendere diversi ambiti, la salute è uno di questi. Il gruppo di lavoro, che sarà ufficializzato nelle prossime settimane, vuole essere uno strumento operativo che consenta di ricercare un giusto equilibrio tra ambiente e salute partendo da dati certificati e sviluppando un ragionamento con le professionalità a vario titolo coinvolte. Uno studio che permetterà anche di meglio valorizzare e conoscere la nostra tradizione alimentare”.