“Gestione, e conservazione delle aree umide quale chiave di lotta alla desertificazione”, questo il tema del convegno (con una parte teorica e una parte pratica sul campo) in programma a Cagliari , negli spazi dell’ex salina del Parco Molentargius , l ’11 e il 12 settembre prossimi. L’evento, che si terrà in occasione dell’inaugurazione di quella che sarà la futura sede dell’Ordine regionale dei Biologi della Sardegna , è stato organizzato anche in seguito al meeting avvenuto lo scorso 24 giugno, tra una delegazione della FAO , una delegazione del Coordinamento Nazionale Biologi Ambientali ( CNBA) e il presidente dell’Onb Vincenzo D’Anna . Da quell’appuntamento era nata, infatti, una prima intesa di voler costituire una partnership tra i due enti rivolta alla creazione di progetti ambientali, tra cui la “lotta alla desertificazione”, “la salvaguardia e il recupero degli ecosistemi del Pianeta”. Argomenti che, saranno affrontati nel corso del convegno cagliatano, al quale, insieme con biologi, tecnici e appunto della FAO presenzieranno anche vari e prestigiosi relatori tra cui Li Lifeng , direttore del Dipartimento per la Gestione del territorio sostenibile e dell’acqua della sostenibilità Fao.
LE AREE UMIDE
L’argomento principe, come anticipato, sarà il ruolo delle aree umide come chiave di lotta alla desertificazione e alla modificazione geografica e geomorfologica di aree precedentemente fertili. Le aree umide sono centri di alta differenziazione faunistica e vegetazionale, ecosistemi nei quali la coordinazione mutualistica tra vegetazione ripuale, flussi e volumi idrici, determinano le condizioni di alti tassi di diversità biologica vegetale e animale, con presenza anche di caratteristiche climatiche di alta umidità in contrasto prioritario ai fenomeni di aridità indotta dai cambiamenti climatici e dalla riduzione di precipitazioni atmosferiche. La Convenzione di Ramsar del 1971 ne identifica un ruolo prioritario nella lotta alla desertificazione.
Al termine della prima giornata del CONVEGNO, l’11 settembre alle ore 19 i partecipanti al convegno potranno svolgere una passeggiata naturalistica nell’area di Villaggio Macchiareddu, presso il FAI Saline Conti Vecchi (zona industriale Macchiareddu, Assemini), condotta dal personale FAI. La camminata raggiungerà Porto San Pietro, antica area di attracco delle chiatte che caricavano il sale dirette al Porto di Cagliari, dove ora sono presenti diverse specie ornitiche.
La mattina del 12 settembre prenderà il via la parte pratica attraverso una serie di osservazioni sul campo all’interno dell’area del Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline” curate da tecnici biologi esperti, e relativi ad esempi pratici di biologia ed ecologia applicata.
SARA’ POSSIBILE PARTECIPARE AL CONVEGNO SOLO A PRESENZA.
Numero massimo di partecipanti: 90
Evento accreditato ECM in autoformazione
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