È stata ricostruita nei dettagli la dieta degli antichi romani di Ercolano uccisi dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.: gli uomini mangiavano più pesce e cereali, mentre le donne consumavano più prodotti animali e ortofrutticoli. Lo dimostrano gli amminoacidi conservati nelle ossa di 17 individui adulti, analizzati dai ricercatori dell’Università britannica di York nell’ambito di uno studio condotto in collaborazione con il Parco archeologico di Ercolano, quello di Pompei e il Museo delle civiltà di Roma. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science Advances. L’analisi ha scoperto inoltre che anche l’olio d’oliva era un alimento di grande successo. Costituiva almeno il 12% delle calorie consumate a Ercolano. La scoperta supporta le fonti storiche che indicano che il romano medio consumava 20 litri di olio ogni anno, e che l’olio era una delle fonti di grasso più significative nella dieta romana. (Agonb).