È accaduto che l’ONB ha deciso di darsi delle regole per la costituzione degli organi territoriali, trasparenti ed uguali per tutti, e soprattutto orientate a garantire la massima partecipazione dei biologi al voto, distribuendo più seggi in ciascuna Regione. Lo ha fatto nel rispetto della cornice normativa di riferimento e, si badi bene, dopo aver ottenuto l’assenso del Ministero della Salute.
Il regolamento è stato approvato nel corso dell’ultima riunione di Consiglio, ma a maggioranza, poiché tre consiglieri hanno, curiosamente, manifestato la loro contrarietà.
Oggi quei tre consiglieri dissenzienti, indisponibili ad accettare l’esito del voto democraticamente espresso in Consiglio, pretendono di proseguire a far valere il proprio dissenso dinanzi a un giudice. E non lo hanno fatto nemmeno in maniera discreta, ma hanno pubblicizzato quest’improbabile iniziativa sui social.
Ne stentiamo davvero a comprendere il senso, atteso che i ricorrenti ricoprono cariche e deleghe di peso all’interno del Consiglio dell’Ordine ove hanno approvato sempre tutte le deliberazioni proposte. Pertanto stentiamo a comprendere come questa azione possa intercettare interessi ed esigenze dei biologi, che di tutto hanno bisogno in questi tempi drammatici tranne che di incomprensibili beghe autoreferenziali fra i loro rappresentanti, i quali dovrebbero pensare al presente ed al futuro della categoria e molto meno a loro stessi.
Staremo a vedere cosa succederà. Sarà a questo punto, però, inevitabile stabilire le consequenziali determinazioni, innanzi ad un gesto che va assolutamente stigmatizzato e che non si può esitare a definire di inusitata gravità.
Vincenzo D’Anna
Pietro Miraglia
Alberto Spanò
Franco Scicchitano
Claudia Dello Iacovo
Duilio Lamberti