“Il laboratorio del futuro, tecniche ed innovazioni”: Biologi a confronto alla Mostra d’Oltremare. Nuovi traguardi con l’intelligenza artificiale

Con la relazione del professor Mario Plebani, docente emerito di Biochimica clinica e biologia molecolare all’Università di Padova, si sono conclusi i lavori del convegno promosso dalla Federazione Nazionale dell’Ordine dei Biologi (FNOB) dal titolo “Il laboratorio del futuro. Tecniche ed innovazioni” svoltosi il 23 e 24 ottobre nella “Sala Ischia” del Palacongressi alla Mostra d’Oltremare di Napoli.

IL BIOLOGO E I LABORATORI
Il tema scelto per la kermesse partenopea è stato l’evoluzione della figura del biologo e dei laboratori che nel 2024 riescono a offrire maggiori risposte nel campo della diagnostica, della prevenzione di malattie come il cancro, e della ricerca.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE D’ANNA
“La biologia – ha detto Vincenzo D’Anna, presidente della Fnob in apertura dei lavori – è una scienza giovane e come tale si avvale di strumenti innovativi come la medicina di laboratorio. Screening preventivi, genetica, genomica, medicina predittiva – che consente l’identificazione precoce del rischio di sviluppare una determinata malattia – medicina di precisione, manipolazione dall’esterno del patrimonio genetico”. “Una tecnologia avanzata – ha concluso D’Anna – che consente la cura precisa del paziente”.

LABORATORISTICA, LE VARIE SESSIONI
In primo piano la relazione di Davide Chiacchiarelli, docente di Biologia molecolare al Tigen di Pozzuoli, sulla diagnostica oncologica. L’evento organizzato dalla biologa Antonietta Foggiano, componente del Comitato Centrale della Fnob nonché direttore scientifico, insieme con i biologi Diego Virgone (tesoriere Fnob ) e Giuseppe Vitale (consigliere Comitato Centrale Fnob) del convegno partenopeo, si è articolato in varie sessioni della laboratoristica: genetica, microbiologia, patologia, gestione della patologia, sistemi di qualità. Una sessione è stata dedicata alla virologia, alla microbiologia e in particolare ai microorganismi farmaco resistenti.

DISPOSITIVI DI AUTOANALISI
Nella prima giornata, che ha visto, tra gli altri, la presenza, sul palco, del presidente dell’Ordine dei Biologi della Campania e del Molise, Arnolfo Petruzziello, si è discusso, tra gli altri, anche dei poct, i dispositivi di autoanalisi, di cui proprio Petruzziello ha parlato nel corso del suo intervento (“Governance e Risk management dei Point of care“).

FOCUS SUL DNA 
Nella giornata conclusiva protagonista è stato il dna. Per la precisione, si è parlato di genetica ed epigenetica, la scienza che si occupa dello studio di tutte quelle modificazioni ereditabili che portano a variazioni dell’espressione genica senza però alterare la sequenza del dna.

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Altro tema essenziale affrontato nel corso dei lavori l’Intelligenza Artificiale, il cui impiego ha già segnato la svolta nelle varie branche della medicina e della biologia. Tra i relatori Antonio Novelli, direttore Uoc Lab di genetica medica presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma; Mariarosaria Capobianchi docente Unicamillus di Roma; Marcello Meledandri, direttore del dipartimento dei Laboratori Asl Roma 1 e Pierangelo Clerici, presidente Fismelab.

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