La presenza di Maria Rosaria Capobianchi, biologa e coordinatrice del team dello “Spallanzani” che ha isolato il Coronavirus Sars Cov2, è stata accolta con entusiasmo all’interno del convegno “Stati generali della ricerca”, organizzato dall’Ordine Nazionale dei Biologi al Ceinge, Centro di Biotecnologie avanzate, di Napoli.
Il presidente dell’Onb, Vincenzo D’Anna, ha conferito ai 17 biologi dell’équipe della Capobianchi un encomio solenne per il successo scientifico conseguito.
Durante la giornata si è discusso di ricerca scientifica e delle criticità di un settore che salva vite, trova ogni giorno nuove soluzioni per combattere le patologie del nostro tempo, ma che, almeno in Italia, non dispone delle risorse finanziare di cui avrebbe bisogno.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Anvur, l’agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, i fondi per la ricerca in Italia, nel 2018, sono stati pari all’1,32 per cento del Prodotto Interno Lordo, dunque al di sotto della media dei paesi Ocse e dei Paesi europei, rispettivamente al 2,36 per cento e all’1,95 per cento. Tuttavia, i ricercatori italiani sanno farsi apprezzare per i loro studi innovativi che però, spesso, realizzano all’estero.
L’Ordine dei Biologi, dal canto suo, ha colto l’occasione per stilare un documento di sintesi, da presentare al ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, contenente le proposte provenienti dal mondo della ricerca emerse durante i lavori del convegno.
Al convegno hanno partecipato Claudia Dello Iacovo, consigliere e delegato alla formazione dell’Onb, che ha anche coordinato i lavori, il direttore Pasquale Piscopo e la presidente dell’Enpab, la cassa di previdenza dei Biologi, Tiziana Stallone.
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