Su 31 punti monitorati lungo le coste campane, 14 risultano oltre i limiti di legge. Tra questi, dieci vengono giudicati fortemente inquinati e quattro inquinati. Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli attraverso i quali l’inquinamento microbiologico, provocato dalla cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva in mare. E anche quest’anno si registrano livelli di inquinamento record, situazioni che nonostante gli esposti dell’associazione e i controlli delle forze dell’ordine mostrano un inquinamento ormai cronico: è il caso, ad esempio, della foce del fiume Irno a Salerno, del Savone a Mondragone, del fiume Sarno tra Castellammare e Torre Annunziata, della foce del canale di Licola a Pozzuoli e della foce del torrente Asa a Pontecagnano, giudicati “fortemente inquinati” per l’undicesimo anno. È questa, in sintesi, la fotografia scattata lungo le coste della “Terra Felix” da un team di tecnici e volontari di Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane. A parlarne, nel corso di una conferenza stampa a Salerno sono stati Mariateresa Imparato, presidente regionale di Legambiente; Francesco Esposito, Ufficio di presidenza comitato scientifico Legambiente Campania; Angelo Caramanno, assessore all’Ambiente Comune di Salerno; Danielo Di Guardo, comandate Capitaneria di porto di Salerno; Claudio Marro, direttore tecnico f.f. Arpa Campana e Fabrizio Marotta, presidente Lega Navale Salerno.