Via libera della FDA al test “FoundationOne Liquid CDx” su biopsia liquida, basato sulla profilazione genomica, che analizza più di 300 geni correlati ai tumori per ottimizzare la cura con farmaci mirati e immunoterapia. Inoltre è stato approvato come strumento diagnostico per identificare chi traerebbe vantaggio da alcune terapie, come il rucaparib, per il tumore alla prostata metastatico, e 3 diversi inibitori delle tirosina chinasi (TKI) per il tumore del polmone non a piccole cellule. “In molti pazienti oncologici non è possibile effettuare la biopsia del tumore, questo test, invece fornisce un’alternativa”, ha dichiarato Levi Garraway, Vice Presidente Esecutivo, Direttore Sanitario, Capo del Product Development e co-fondatore di Foundation Medicine Inc. “Questa possibilità, porta a decisioni più rapide”. Il test analizza il DNA tumorale rilasciato dalle cellule tumorali nel sangue e utilizza il “massive parallel sequencing” per individuare le quattro maggiori classi di alterazioni genomiche del DNA. Inoltre offre informazioni su biomarker compositi, tra cui l’instabilità dei microsatelliti e il carico mutazionale tumorale, predittivo di una maggiore probabilità di risposta a un’immunoterapia. I risultati vengono forniti in un report integrato, che identifica le alterazioni abbinate alle terapie potenzialmente efficaci approvate o disponibili anche nell’ambito di studi clinici a livello europeo. «È importante che i medici abbiano strumenti diagnostici di elevata qualità, che informano in modo accurato, completo e tempestivo sulle caratteristiche del tumore – afferma Fortunato Ciardiello, Professore di Oncologia Medica, Direttore di Oncologia Medica all’Università della Campania Vanvitelli -. Ora hanno a disposizione, insieme al test di Foundation che si esegue su tessuto tumorale, 2 test di profilazione genomica di alta qualità e approvati dalla FDA, che permettono di scegliere l’opzione ottimale per i pazienti». (AgOnb).