Più posti nelle Scuole di Specializzazione per i Biologi: via libera dalla Conferenza Stato-Regioni alla Programmazione FNOB. La soddisfazione del presidente Petruzziello (OBCM)

La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera alla determinazione dei posti riservati ai Biologi nelle Scuole di Specializzazione per il triennio 2025-2027, approvando integralmente la programmazione proposta dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB).

Le nuove tabelle di ripartizione, allegate al provvedimento, stabiliscono in maniera ufficiale i posti riservati ai laureati in Biologia, segnando un importante passo avanti per la categoria.

Un risultato definito “eccezionale” dal dott. Arnolfo Petruzziello, presidente dell’Ordine dei Biologi della Campania e del Molise (OBCM), il quale ha espresso “grande soddisfazione” per l’esito dell’accordo. “Si tratta di un traguardo straordinario, raggiunto grazie allo straordinario impegno dei vertici della FNOB ed in particolare, del vicepresidente, il dott. Alberto Spanò” ha dichiarato Petruzziello. “Mi complimento con la Federazione per l’egregio lavoro svolto a tutela e valorizzazione della nostra professione” ha aggiunto.

Secondo Petruzziello, che ha concordato, in questo, con il presidente della FNOB, il sen. Vincenzo D’Anna, mai “negli anni scorsi erano state offerte così tante opportunità di accesso alle Scuole di Specializzazione per i Biologi, anche in confronto ad altre professioni sanitarie non mediche”.

Il presidente dell’OBCM ha anche espresso la propria speranza in un ulteriore “incremento dei posti” qualora venisse approvato l’emendamento, attualmente all’esame del Governo, proposto dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) e dal Ministero della Salute, che consentirebbe ai Biologi di accedere anche ai posti delle specializzazioni rimasti vacanti tra i laureati in medicina. Tale misura, se approvata, potrebbe infatti aggiungere altri 550-600 posti alla disponibilità complessiva per la categoria.

Nel frattempo, un altro provvedimento – già convertito in legge – ha introdotto l’accesso dei Biologi alla Scuola di Specializzazione in Igiene Pubblica e Ambientale, ampliando ulteriormente gli ambiti formativi a disposizione dei professionisti del settore.

“Con queste novità, la professione del Biologo si conferma in una fase di crescita e riconoscimento istituzionale, con prospettive sempre più concrete di integrazione nel sistema sanitario e di valorizzazione delle competenze scientifiche e tecniche che la contraddistinguono” ha concluso il dott. Petruzziello.

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