D’Anna (FNOB) e Petruzziello (OBCM) al convegno di Napoli sulla sanità: “Biologi protagonisti del cambiamento del sistema sanitario”

“La centralità del ruolo dei biologi nel sistema sanitario nazionale” è stato il tema del convegno dal titolo “Rialziamoci in Salute. La sfida della Campania per tornare grandi” svoltosi lo scorso martedì 11 novembre, negli spazi dell’hotel Mediterraneo a Napoli. “La sanità è divenuta multidisciplinare e la biologia sta rivoluzionando il settore sanitario, offrendo opportunità lavorative innovative e fondamentali per migliorare la salute e la qualità della vita. Campi come la biotecnologia, la genomica e la medicina personalizzata sono la nuova frontiera per la longevità” ha detto Vincenzo D’Anna, presidente della FNOB, nel suo intervento. La kermesse è stata un’occasione per ribadire la centralità delle professioni sanitarie che meritano l’attenzione del Governo e della politica in generale e il riordino delle professioni sanitarie. Sul tema è intervenuto anche il presidente dell’Ordine dei Biologi di Campania e Molise (OBCM) Arnolfo Petruzziello che ha elencato le molteplici e innovative branche che vedono impegnati i biologi: “settori come la genomica, la medicina predittiva, la fecondazione medicalmente assistita, la microbiologia sono alcuni dei campi più promettenti e in rapida evoluzione della biologia che è la scienza del nuovo millennio, la chiave di un futuro più sano e longevo”.  Il presidente D’Anna, dal canto suo, ha anche ribadito come attraverso lo sviluppo di nuove metodiche e nuovi ambiti di attività scientifica e di attività sanitaria “si stanno valorizzando i biologi, i farmacisti, i chimici, un parterre di professionisti non medici che stanno dando alla medicina un futuro”. Nella biologia, ha aggiunto il presidente della FNOB: “è tracciata la strada per le cure personalizzate, la riparazione del genoma umano e la messa in campo di terapie più efficaci e tempestive per la cura di malattie che ancora oggi non riusciamo a sconfiggere come il cancro”.  All’incontro ha preso parte anche Edmondo Cirielli, viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. “Le professioni sanitarie – ha sottolineato l’esponente del governo – sono la spina dorsale del sistema, ma ci sono categorie e territori in difficoltà”. “I biologi – ha proseguito Cirielli – soffrono di una sottovalutazione del lavoro, ma c’è un aspetto critico che riguarda la sanità convenzionata fondamentale per supportare il servizio pubblico. Sappiamo quanto il lavoro dei laboratori sia imprescindibile per abbattere le liste di attesa e quanto poco ha fatto la Campania per supportarli”. Già prima del decreto tariffe e della Finanziaria, ha rilanciato Cirielli: “il governo nazionale aveva previsto tantissimi fondi in più per abbattere le liste di attesa dando l’opportunità a regioni in sofferenza finanziaria, come la Campania, di sforare il tetto di spesa così da abbattere liste di attesa. Invece ci troviamo dinanzi a situazioni paradossali con i laboratori, che dopo appena una settimana, esauriscono la copertura finanziaria. Così i cittadini o pagano le prestazioni o affollano i pronto soccorso o rinunciano alle cure”. “Su questo – ha concluso il viceministro – dobbiamo intervenire, utilizzare i soldi per garantire i servizi alla salute ai cittadini”. L’allargamento delle scuole di specializzazione aperte anche ai “non medici” è il segnale di un’attenzione che i biologi attendevano da tempo. Al convegno ha partecipato anche la parlamentare Marta Schifone che ha presentato l’emendamento alla Legge di Bilancio 2025 con la cui approvazione è stato riconosciuto un contributo economico annuale di 4.773 euro per gli specializzandi iscritti alle scuole pubbliche di specializzazione universitaria.

Il presidente Arnolfo Petruzziello (OBCM)

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