Biologi, nel 2026 il decreto sulle lauree abilitanti: tre macro‑aree per una maggiore riconoscibilità

Nel 2026 i ministeri competenti approveranno il decreto attuativo della legge sullelauree abilitanti in Biologia. Lo ha annunciato Vincenzo D’Anna, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), intervenendo al convegno Dalla Ricerca alla Sanità: Attualità e Prospettive Future, organizzato a Napoli, lo scorso 16 dicembre, dalla FNOB e dall’Ordine dei Biologi della Campania e del Molise (OBCM).

Il provvedimento prevede la riorganizzazione dell’albo professionale in tre macro-aree Biologia Generale, Nutrizione e Ambiente – con l’obiettivo di garantire un riconoscimento chiaro alle diverse competenze della professione, favorire lo sviluppo professionale dei biologi e rafforzare la tutela della salute pubblica.«Un riordino necessario per dare a ciascuna branca della biologia un riconoscimento definito», ha sottolineato D’Anna.

La riforma, sostenuta dalla FNOB nel percorso di attuazione della legge, punta a una più netta ripartizione delle competenze, a una maggiore visibilità sul mercato del lavoro e a un rafforzamento del ruolo dei biologi nei settori sanitario, ambientale e agroalimentare.

Sul tema è intervenuto anche Arnolfo Petruzziello, presidente dell’OBCM. «La figura del nutrizionista – ha detto – è fondamentale nella cura delle malattie croniche. La nuova disciplina riconoscerà e valorizzerà il ruolo del biologo nutrizionista, in particolare nella prevenzione di patologie come il diabete e nell’ambito terapeutico».

Il convegno ha rappresentato un momento di confronto tra ricercatori, professionisti e istituzioni sul futuro della biologia, con focus su laboratorio, ambiente e nutrizione. Tra gli interventi istituzionali, quello di Carla Cimmino, segretaria FNOB, che ha richiamato «l’impegno della Federazione nel definire e valorizzare il ruolo dei biologi anche sotto il profilo normativo», e quello di Vincenzo Cosimato, tesoriere OBCM, che ha introdotto la relazione di Annabella Di Mauro, vincitrice del Premio Giovani Ricercatori OBCM 2025. La ricercatrice ha presentato lo studio “High tumor mutational burden assessed through next-generation sequencing predicts favorable survival in microsatellite-stable metastatic colon cancer patients”.

Tra i principali contributi scientifici: Vittoria Letizia su “Tutela dell’ambiente in ottica One Health”; Marco Guida su “Nutrizione e dietetica per la prevenzione delle malattie metaboliche, cardiovascolari e oncologiche”; Luigi Schiavo e Serena Marulo con il progetto “Foodomics: la biologia che racconta ciò che mangiamo”.

Responsabili scientifici del convegno sono stati Arnolfo Petruzziello (Presidente OBCM), Pierluigi Pecoraro (Vicepresidente OBCM) e Felice Amato (Delegato agli eventi OBCM).