Il sen. Vincenzo D’Anna, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB) invoca una riflessione sull’adozione di un nuovo modello di remunerazione delle prestazioni di laboratorio basato sul “quesito diagnostico” che, ha spiegato in una lettera-proposta indirizzata, tra gli altri, anche ai vertici del Ministero della Salute, consentirebbe una “migliore focalizzazione clinica”, oltre ad “incentivi alla completezza diagnostica” e “sostenibilità economica” perché, a parere del rappresentante dei Biologi: “rispondere a quesiti diagnostici piuttosto che remunerare ogni singolo test, potrebbe infine risultare più sostenibile, riducendo il numero di esami superflui“.
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