Fari puntati sul “biologo ambientale“, una figura destinata a crescere e a rivestire un ruolo sempre più importante in una società che punta a migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini ed a porre rimedio ai danni perpetrati dall’essere umano. Di questo, di come la natura “violata e violentata chieda aiuto” e la “biologia, scienza che tutela la vita, sia chiamata a fare la sua parte“, si è discusso nel corso del convegno “Citizen Science a tutela della biodiversità” organizzato dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), insieme con l’Ordine Biologi Toscana e Umbria (OBToU) ed il Coordinamento Nazionale Biologi Ambientali (CNBA), nelle giornate del 4 e 5 ottobre a Porto Santo Stefano e sull’isola di Giannutri, nel Grossetano. A fare gli onori di casa Marco Giampaoli, tesoriere della FNOB e consigliere dell’OBToU, che più di tutti ha voluto e promosso l’evento toscano. A lui il compito di introdurre la prolusione di Carla Cimmino segretaria nonché responsabile della Formazione FNOB oltre che consigliere dell’Ordine dei Biologi della Campania e del Molise (OBCM).
L’INTERVENTO DEL CONSIGLIERE CIMMINO
Sottolineando l’importanza della biologia “scienza del terzo millennio” nell’economia mondiale che punta alla difesa dell’ambiente, la dott.ssa Cimmino ha introdotto la figura del biologo ambientale e di comunità “a servizio di una società che cerca una migliore qualità di vita e un ambiente che rispetti la natura e gli esseri viventi. “La Fnob – ha spiegato la Cimmino – si impegna a creare un dialogo con le Istituzioni, le Università e il territorio così da creare un ‘ecosistema’ professionale in grado di rispondere alle esigenze della modernità. In tal senso si inserisce la figura del biologo altamente specializzato, pronto alle sfide del terzo millennio”.
GREEN SPACE PROJECTS E LANDSENSES ECOLOGY
La Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi e, in prima linea, il suo presidente Vincenzo D’Anna stanno lavorando proprio per l’alta specializzazione e la formazione del biologo, figura professionale in continua evoluzione. In questo ambito si inserisce la lectio magistralis “Green space projects to protect biodiversity” di Elvira Tarsitano, responsabile eventi FNOB che ha parlato della “landsenses Ecology”, un approccio innovativo e interdisciplinare per affrontare le future sfide ambientali e promuovere lo sviluppo sostenibile. I biologi impegnati in questo campo possono infatti svolgere un ruolo fondamentale nella creazione di ambienti sostenibili e armoniosi tra natura e umanità.
BIOLOGO E AMBIENTE, LE ESIGENZE DELLA COMUNITA’
Se la biologia è la scienza del terzo millennio, come ha più volte ricordato la segretaria della Fnob Carla Cimmino, il biologo che si occupa di ambiente è in grado di percepire le esigenze delle comunità: figura chiave, dunque, per creare ambienti sostenibili, progettare spazi verdi, edifici e infrastrutture che siano in armonia con l’ambiente naturale e promuovano la biodiversità. Un altro punto nevralgico è la partecipazione pubblica. Eventi come questo, hanno motivo di esistere quando vengono coinvolte le comunità locali. Non a caso la kermesse grossetana è culminata con la visita all’isola di Giannutri, la più meridionale dell’arcipelago toscano, in programma nella giornata del 5.
TUTELA DELLA BIODIVERSITA’: GLI INTERVENTI
La sessione pomeridiana si è articolata in più momenti a cominciare dalla tavola rotonda moderata da Marco Giampaoli e Daniela Arduini presidente dell’Ordine dei Biologi del Lazio e dell’Abruzzo (OBLA) dal titolo “Tutela della biodiversità: il ruolo del biologo“. A seguire le relazioni degli esperti in tema ambientale. La prima dal titolo “Prospettive del biologo ambientale nella tutela della biodiversità” di Teresa Verde, Coordinatrice del CNBA, poi è seguita la relazione di Roberto Carlucci, ordinario di Ecologia presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro “La Citizen science per la tutela della biodiversità”. E ancora la relazione di Laura Cutini, consigliera del Parco Regionale della Maremma dal titolo “I parchi per la tutela della biodiversità”. Infine l’intervento di Marco Giampaoli sul tema “Educazione ambientale ed alimentare”.