Verso gli Europei di calcio femminile: anche un biologo campano nello staff delle Azzurre
Per la vasta famiglia dei biologi italiani, ormai sempre più protagonista anche nel campo della Nutrizione sportiva, una straordinaria riconferma
Per la vasta famiglia dei biologi italiani, ormai sempre più protagonista anche nel campo della Nutrizione sportiva, una straordinaria riconferma
Domenica 17 ottobre 2021, alle ore 10:00, nella Tenuta Ippocrate in via Bosco Magliano 62/d di Montefredane (Avellino) si terrà un incontro dal titolo “Metalli pesanti. Come eliminarli per migliorare la funzionalità del corpo”.
Adesioni alla campagna vaccinale anti-Covid: l’ONB ha inviato all’Asl Caserta l’elenco con i nominativi dei Biologi liberi professionisti.
“Il biologo ambientale tra libera professione e pubblico impiego”: il 15 febbraio la tavola rotonda dell’Onb.
La delegazione dell’Ordine Nazionale dei Biologi di Campania e Molise ha organizzato nove webinar che rientrano nel progetto “EC Green Deal: l’ecologia per il benessere”, ideato e curato dalla dott.ssa Maria Sorrentino.
“Corona Virus. Solo Scienza. Niente Panico” questo il titolo del convegno organizzato dalla delegazione campano molisana dell’Ordine nazionale dei Biologi il prossimo 12 marzo a Maddaloni (Caserta), all’interno del Casale Rosamelia in via Ficucella 192.
L’evento sarà gratuito e vi potrà accedere un numero massimo di 80 partecipanti. Si comunica, inoltre, che sarà predisposto un servizio navetta da e per la stazione di Caserta.
Maggiori dettagli sono disponibili sul programma.
ISCRIZIONI: Per accedere alla scheda cliccare Compila il modulo di partecipazione (entra nella sezione “My ONB – Eventi/Formazione”).
INFORMAZIONI DI VIAGGIO
IL CONVEGNO SI TERRA’ PRESSO IL
CASALE “ROSAMELIA” – VIA FICUCELLA 192/2 – 81028 – MADDALONI (CASERTA)
Per chi viene da Roma, si consiglia l’uscita autostradale di Santa Maria Capua Vetere.
Subito dopo l’uscita, si incontra una “rotonda” ove bisogna seguire l’indicazione CASERTA per prendere la Superstrada che porta a Maddaloni (CE) ove ha sede il “Casale Rosamelia”.
Su tale Superstrada, seguire sempre le indicazioni “BENEVENTO”, per circa 14 km, fino ad un’altra rotonda ove bisogna svoltare subito a destra per via Ficucella e, una volta imboccata tale strada, a soli 400 metri sulla sinistra c’è un robusto Pino Mediterraneo ove si trova il cancello d’ingresso del Casale Rosamelia (al numero civico 192/2).
Seguendo il viale di accesso si vede subito il Casale (avanti sulla destra).
Per chi viene da Caserta Città o da Caserta-Sud Autostrade, seguire sempre le indicazioni BENEVENTO per 5 chilometri fino alla grande insegna del MCDONALD’S.
Dopo soli 100 metri c’è la rotonda ove bisogna svoltare a destra per via Ficucella (VEDI SOPRA).
Per chi viene da Napoli, si consiglia l’uscita autostradale CASERTA SUD e seguire, poi, le indicazioni precedenti.
Per chi viene da Benevento, (scendendo da Valle di Maddaloni oppure dopo Santa Maria a Vico), quando si è raggiunta la città di Maddaloni, proseguendo verso Caserta, si incontra un primo quadrivio con un sottopasso e, proseguendo diritto si trova, dopo 3 km una rotonda; girando intorno ad essa, alla terza traversa, si incontra via Ficucella.
Dalla stazione ferroviaria di Caserta partono dei pullman per Maddaloni e ci si può far fermare vicino alla rotonda già citata.
Da Roma, con partenza dalla Stazione Tiburtina, parte un pullman che ferma a Maddaloni (CE) vicino alla rotonda, che dista 400 metri dal cancello di ingresso al Casale.
Maddaloni è anche sede di Stazione ferroviaria sulla linea Roma-Caserta-Napoli oppure sulla linea Roma-Aversa-Napoli. La stazione di Maddaloni dista circa 2 km dal Casale (un po’ scomodo).

Biologi marini a lezione di monitoraggio ambientale, strumento fondamentale per accedere alla conoscenza degli ecosistemi naturali e per attivare efficaci politiche di gestione delle problematiche ambientali. Ha preso il via questa mattina, nei locali dell’università Parthenope di Napoli, il corso teorico-pratico sul campionamento marino costiero: due giorni di lezioni teoriche (di 4 ore ciascuna) cui seguirà una terza giornata, dedicata al campionamento in mare, da trascorrere a bordo di un’imbarcazione appositamente attrezzata.
Dieci, in tutto, i biologi ammessi al corso: sono stati selezionati su base documentale (curriculum vitae, tesi di laurea, eventuali pubblicazioni ed esperienze pregresse), dalla commissione composta dal dr. Fabio Conversano (Stazione Zoologica di Napoli), dal prof. Stefano Dumontet (Università Parthenope), dal prof. Vincenzo Pasquale (Università Parthenope) e dal dr. Franco Scicchitano, consigliere dell’Ordine Nazionale dei Biologi, il cui apporto, in collaborazione con l’ateneo napoletano, è stato fondamentale per il varo e l’allestimento del percorso didattico.
Le tecniche di monitoraggio rappresentano, infatti, un asset professionale importante. E proprio per questo, consapevole della rilevanza di tale tematica, l’ente di rappresentanza dei biologi italiani ha organizzato il corso, in modo così da avviare i giovani biologi alla conoscenza degli strumenti teorici e tecnici posti alla base della corretta esecuzione del monitoraggio marino costiero. Il tutto considerando che i professionisti del monitoraggio ambientale saranno figure di sempre maggiore importanza, in grado di utilizzare apparecchiature complesse e sensori innovativi, capaci quindi di analizzare periodicamente i dati, evidenziando anomalie e proponendo correttivi.
In tempi in cui dunque si riflette e ci si dibatte su come affrontare l’inquinamento marino, in particolare da microplastiche, i giovani biologi sono stati chiamati ad approfondire le rispettive conoscenze in materia, così da poter essere pronti in caso di necessità.
Non a caso, nel primo modulo teorico (quello dedicato ai parametri chimico-fisici), i dieci selezionati hanno potuto migliorare la conoscenza delle proprietà fisiche e chimiche dell’acqua (temperatura, salinità, densità, gas disciolti, sali nutritivi, etc.) e della dinamica stessa del mare (correnti, marea, moto ondoso).
Nel secondo modulo (parametri microbiologici), gli studenti saranno invece chiamati ad approfondire le principali caratteristiche dei microrganismi e l’importanza che questi rivestono negli ambienti marini: spazio dunque, allo studio dei cicli biogeochimici, del microbial loop e del viral loop. E ancora: ecco spiegate le tecniche di conta microbica, il fenomeno della contaminazione fecale, i cenni sulla normativa per la classificazione delle acque marine adibite alla balneazione, per la classificazione delle acque adibite alla molluschicoltura e per la movimentazione dei sedimenti marini.
Nel terzo e conclusivo modulo, l’esercitazione pratica (della durata di 4 ore), i biologi si cimenteranno con il campionamento superficiale o lungo la colonna d’acqua, su stazioni singole costiere poco profonde. Di tutto rilievo la strumentazione utilizzata in mare, che comprenderà l’impiego del Disco del Secchi per la misura della trasparenza; la sonda multiparametrica CTD per la misura simultanea di pressione, temperatura, salinità e fluorescenza delle acque. E ancora: la Bottiglia tipo Niskin per il prelievo dei campioni per le analisi chimiche, biologiche e microbiologiche e la Benna per il prelievo dei sedimenti.
Il campionamento sarà effettuato a bordo di un barca dotata di un verricello per effettuare il profilo con la sonda multiparametrica ed il prelievo d’acqua dal mare (con bottiglia Niskin). Contestualmente ai prelievi, sarà effettuato anche il pre-trattamento e la conservazione dei campioni (refrigerazione a +4 °C o congelamento a -20 °C) per le successive determinazioni in laboratorio mediante idonea strumentazione (autoanalyzer, spettrofluorimetro, titolatore automatico).
Una task force per i Biologi della Campania e del Molise. Si sono riuniti, nella sede partenopea dell’Ordine, i gruppi di lavoro organizzati per sondare ed approfondire le tematiche che sono alla base del variegato mondo delle Scienze Biologiche.
Ambiente e Territorio; Biologia Forense (CTU – CTP); Igiene, Sicurezza e Qualità; Cosmetica e Tricologia; Igiene, Sicurezza e Qualità; Patologia Clinica; P.M.A., Biologia Molecolare e Biotecnologie mediche; Microbiologia, Virologia ed Infezioni Ospedaliere; Nutrizione.

Alcuni componenti dei gruppi di lavoro
Per ognuna di queste branche è stato allestito un tavolo attorno al quale si riunirà un nutrito pool di esperti. L’obiettivo è quello di individuare le potenzialità ma anche i punti di debolezze delle varie tematiche che sono poste alla base della professione del biologo, anche in un ottica di rilancio della professione stessa.
I gruppi di lavoro sono stati ricevuti, oggi, in via Toledo a Napoli, dove ha sede la delegazione regionale dell’ente di rappresentanza dei Biologi italiani, dal presidente nazionale dell’ONB, Vincenzo D’Anna, dal commissario straordinario dell’Ordine dei Biologi della Campania e del Molise, dott. Vincenzo Piscopo e dalla delegata alla Formazione dell’ONB, dott.ssa Claudia Dello Iacovo.
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